2024/03/07
Desideriamo presentare l'iniziativa che ha permesso all'aeroporto di Miyako di utilizzare i fuochi d'artificio abbandonati. Un'idea che scalda il cuore, dedicata ai bambini e alla comunità locale.
L'isola di Miyako si trova a circa 300 km a sud-ovest dell'isola di Okinawa e a 130 km in direzione est-nord-est dell'isola di Ishigaki. L'isola presenta un clima oceanico subtropicale caldo e umido, con inverni relativamente miti e una temperatura annuale media di 23,7 ℃, il che lo rende allo stesso modo temperato durante tutte le quattro stagioni. L'aeroporto di Miyako è situato nella parte centrale dell'isola, offre un facile accesso ai luoghi turistici e al centro della città ed è utilizzato da circa 1,35 milioni di viaggiatori ogni anno. Tanti turisti visitano l'isola soprattutto nel periodo che va dalla primavera all'estate.
Molti di loro acquistano fuochi d'artificio nei minimarket e nei negozi di ferramenta direttamente sull'isola di Miyako, per vivere esperienze da ricordare e godersi le tradizioni estive. Tuttavia, i fuochi d'artificio sono classificati come esplosivi, come si legge nel documento Typical Examples of Dangerous Goods in Carry-on and Checked Baggage (Esempi tipici di merci pericolose nel bagaglio a mano e nel bagaglio in stiva), redatto dal Ministero del territorio, delle infrastrutture, dei trasporti e del turismo in base alla legge sull'aviazione e alle norme internazionali, stabilite dall'Organizzazione per l'aviazione civile internazionale (ICAO). Poiché sono classificati come esplosivi, tutti i tipi di fuochi d'artificio, dai razzi di grandi dimensioni alle stelline, non possono essere accettati al check in o trasportati a bordo dell'aereo. Pertanto, non possono essere portati a casa. Di conseguenza, l'aeroporto di Miyako si ritrova a doversi occupare di un'enorme quantità di fuochi d'artificio abbandonati, più che in ogni altro aeroporto.
Tale quantità di articoli soggetti a restrizioni abbandonati volontariamente presso l'aeroporto di Miyako, inclusi i coltelli, altro articolo soggetto a restrizioni, ammonta a circa 100 kg l'anno. Le forbici e i taglierini sono gli oggetti più comuni tra quelli abbandonati e l'aeroporto di Miyako li ha donati a una scuola elementare tramite un'organizzazione non profit locale. D'altro canto, una così grande quantità di fuochi d'artificio abbandonati ogni anno stava diventando costosa da smaltire come rifiuti industriali. In risposta a questa situazione, il signor Tomari dell'aeroporto ANA di Okinawa ha lanciato un'iniziativa per riutilizzare i fuochi d'artificio abbandonati, pensando in ottica OSS.
Il signor Tomari è responsabile principalmente dell'amministrazione e della gestione delle operazioni. Nell'ambito dei suoi compiti, è responsabile dell'organizzazione relativa alle forbici e agli altri oggetti che potrebbero essere donati tra quelli abbandonati. Tutto è partito da questo pensiero: "Non c'è altro modo per utilizzare meglio questi articoli?" Quindi, si è concentrato sui fuochi d'artificio, che vengono smaltiti in grandi quantità ogni anno. Partendo da lì, ha contattato le aziende che si occupano di riciclo, e non solo, per capire come utilizzare i fuochi d'artificio in modo sicuro. Una volta considerata la gestione della sicurezza dei fuochi d'artificio, in quanto contengono polvere da sparo, ha raggiunto un accordo per utilizzarli al Children's Mirai Festival, tenuto dall'Okinawa Children's Future Creative Support Organization (organizzazione per il supporto alla creatività per il futuro dei bambini di Okinawa)(*).
L'Okinawa Children's Future Creative Support Organization è un'associazione non profit di interesse generale costituita allo scopo di fornire attività di assistenza all'infanzia, nonché il retaggio della natura locale, della storia e della cultura tradizionale, e di aiutare i bambini a crescere in modo sano coltivando sogni per il futuro.
Date le sue dimensioni piuttosto contenute, tutti i membri del personale sono generalmente coinvolti nelle operazioni, collaborando tra loro, e la caratteristica più importante dell'aeroporto di Miyako è che affrontiamo le diverse sfide con un senso di unità e senza perdere tempo prezioso. Siamo fedeli al motto "una persona, un pezzo, un volo" e ci impegniamo per la condivisione delle informazioni e la comunicazione efficiente tra un reparto e l'altro, al fine di raggiungere i migliori risultati possibili grazie a un ottimo lavoro di squadra.
Abbiamo deciso di perseguire questo progetto perché riteniamo che sarebbe meglio dare i fuochi d'artificio ai bambini tramite le organizzazioni benefiche dell'isola di Miyako piuttosto che smaltirli così come sono, considerato che non possono essere accettati al check in come bagaglio o imbarcati. Abbiamo inoltre chiesto a Japan Transocean Air Co., Ltd. di unirsi a noi in questo progetto e, lavorando insieme, siamo stati in grado di donare nel complesso una quantità maggiore di fuochi d'artificio. È stata un'esperienza preziosa per noi, provare questo senso di unità all'interno dell'aeroporto di Miyako, e anche con altre aziende. Ho sempre voluto occuparmi di più degli obiettivi OSS nel mio lavoro e penso di esserci riuscito questa volta, finalmente. All'inizio, era solo una mia idea, un mio pensiero, poi quando ho cominciato a muovermi, ho incontrato diverse persone e ricevuto consigli che mi hanno aiutato a concretizzare questo progetto. Mi sono reso conto ancora una volta, che anche le piccole azioni possono apportare un contributo alla comunità locale e agli obiettivi OSS e vorrei dare seguito al mio impegno in questo progetto in futuro.
I fuochi d'artificio donati tramite questo progetto sono stati utilizzati al Children's Mirai Festival, che si è tenuto per la prima volta dopo parecchi anni. Siccome abbiamo ricevuto un grande assortimento di fuochi d'artificio, li abbiamo suddivisi in anticipo in modo che i bambini potessero apprezzare in tutta sicurezza le diverse tipologie, tenendo conto delle loro caratteristiche e dell'età dei bambini che li avrebbero utilizzati. Abbiamo inoltre comunicato ai bambini che li avremmo distribuiti tutti, fino all'ultimo che avevamo a disposizione, in base al loro ordine di arrivo. Il giorno dell'evento, i bambini hanno cominciato a mettersi in fila molto prima dell'orario in cui avremmo cominciato la distribuzione, tanto che la fila era così lunga che abbiamo dovuto accompagnarli. La distribuzione è terminata circa 10 minuti dopo essere iniziata. Abbiamo potuto vedere tanti sorrisi felici sui loro volti. Li abbiamo anche sentiti condividere le loro impressioni sui fuochi d'artificio, il giorno dopo quando sono tornati. Sembrava che avessero raccontato la loro esperienza con entusiasmo ai genitori e che si fossero divertiti quanto più potevano quel giorno. Sono felice di sapere che si sono divertiti con i fuochi d'artificio.
Il centro per i bambini di Miyakojima (Hirara), dove lavoro come direttore, accoglie principalmente bambini di varie condizioni sociali, dagli studenti delle scuole elementari agli studenti delle scuole medie e superiori. Alcuni di questi vivono una situazione economicamente svantaggiata, mentre altri, sebbene vivano in un contesto più privilegiato, sono trascurati. Quello che ci preoccupa in modo particolare è che i primi presentano anche un bagaglio culturale molto limitato. Ad esempio, gli smartphone hanno raggiunto varie generazioni, tranne i bambini delle situazioni economicamente svantaggiate, che in alcuni casi, vengono esclusi dall'informazione e dall'alfabetismo tecnologico. Ci impegniamo ogni giorno, avanzando per tentativi, per offrire ai bambini potenzialmente oggetto di questa tendenza una varietà di esperienze positive.
Quando mi sono avvicinato a questo progetto, pensavo che i fuochi d'artificio sarebbero stati uno strumento valido. Volevo che i bambini potessero creare dei ricordi estivi felici come quelli che ho io, con la speranza che, una volta cresciuti, avrebbero potuto condividere quest'esperienza con la nuova generazione. Tra parentesi, ho scoperto anche che molti più bambini di quelli che mi sarei mai aspettato non conoscevano i fuochi d'artificio.
Inoltre, a differenza delle sponsorizzazioni aziendali, questa donazione nasceva da una storia, che abbiamo spiegato ai bambini durante la distribuzione, sperando di portare anche maggiore consapevolezza. Ci auguriamo che i bambini crescano con un senso di interesse e connessione nei confronti della società.
Innanzitutto, sono rimasto sorpreso della quantità di fuochi d'artificio tra i prodotti abbandonati! Il personale e i volontari coinvolti nel festival estivo, nonché i genitori presenti il giorno della distribuzione, ne sono rimasti tutti colpiti. Per quanto mi riguarda, ho appreso per la prima volta che i fuochi d'artificio non possono essere accettati al check in come bagaglio o imbarcati. È un dato di fatto che probabilmente un gran numero di persone non lo sa e, di conseguenza, ci ritroviamo con una quantità così ingente di rifiuti. Se i fuochi d'artificio abbandonati creano sorrisi sui volti dei bambini, d'altro canto ho anche sentito la necessità di una maggiore consapevolezza dell'importanza di non generare rifiuti.
Grazie all'intervista, siamo venuti a conoscenza della volontà a perseguire questo progetto e trasformarlo in altre attività in futuro. Vorremmo presentare anche le prossime iniziative, per questo ti invitiamo a continuare a seguirci per maggiori informazioni.
Apprezziamo la sensibilità di ciascuno dei nostri dipendenti e ci impegniamo a dare il nostro contributo per la comunità locale.